Come chiudere il conto BancoPosta

posteHo notato che molte persone accedono a queste pagine per avere informazioni su come chiudere il conto bancoposta e quindi ho deciso di sintetizzare i passi da seguire e le diverse possibilità.

Premessa banale, per poter chiudere il conto, non deve essere in “rosso” anzi ci devono stare almeno 75 €.

La prima cosa che bisogna fare è “svuotare il conto”, trasferire tramite bonifico o facendo un prelievo alla cassa lasciando sul conto almeno/solo 75 €, importo minimo necessario per chiudere il conto. Bisogna fare l’eventuale trasferimento prima di riconsegnare la carta postamat, senza la quale non si possono autorizzare bonifici.

Poi si può procedere alla chiusura, tre i modi che ritengo praticabili:
1 – Recarsi all’Ufficio Postale in cui si è aperto il rapporto, consegnare eventuali assegni e le carte tagliandole in modo da essere inutilizzabili e firmare l’apposito modulo di chiusura conto. E’ bene richiedere una copia di tale documento che attesti la data di chiusura e la consegna dei vari strumenti di pagamento.
2 – Inviare tramite raccomandata A/R una comunicazione al proprio ufficio postale, con oggetto chiusura del conto, tutti i dati e recapiti, carta postamat tagliata ed eventualmente gli assegni (magari tagliando la parte dove apporre la firma per renderli inutilizzabili)
3 – Far seguire la pratica dalla nuova banca, il gruppo Unicredit ha lanciato Trasloco facile, ma quesi tutte le banche ormai lo fano GRATIS per acquisire nuovo clienti. Si da mandato alla banca di seguire la pratica consegnando direttamente a loro carte ed altro. Comodo perché vengono spostati in automatico i Rid. Qualche dubbio solo sulla tempistica perché molto dipende dalla vecchia banca, in questo caso Poste italiane.

Dopo aver formalizzato la chiusura, bisogna attendere che vengano fatti tutti i conteggi, quindi interessi maturati ed eventuali spese. Nel frattempo non si pagano spese di tenuta conto ma solo i bolli. Tempo stimato 30gg. Sul foglio informativo del conto bancoposta è scritto: “entro 30 gg. dal ricevimento, da parte di Poste, della comunicazione
scritta di chiusura conto avanzata dal correntista”
Dopo arriverà a casa un assegno non trasferibile con la somma dovuta. Inutile chiudere l’accredito sul nuovo conto perché non è previsto.

Personalmente ho impiegato più tempo rispetto ai 30 gg previsti, circa 3 mesi e dopo 1 anno ho ricevuto una comunicazione in cui mi chiedevano di recarmi all’ufficio PT per aggiornare i dati del mio conto: secondo loro era attivo, un po’ di fila, timide scuse e arrivederci abbiamo scherzato.

4 comments

  1. vorrei chiudere il conto corrente intestato a mellone emilio presso l’ufficio postle di Tivoli (RM) via Empolitana

  2. salve!

    io sto per chiudere conto bancoposta perchè ho trovato moltissimo piu’ conveniente un altra banca che non mi fanno pagare nemmeno i bolli trimestrali previsti per tasse solo perchè ho accreditato lo stipendio.

    io trovo che la storia dei 75 euro che bisogna lasciare sia un emmerita stupidata!

    io a tutt’oggi devo a banco posta meno di 15 euro!
    un assagno che arriva per posta dopo un anno dici? no e che che cavolo un altra fregatura di bancoposta a me gli interessi del 4% su quesi soldi che me li da??

    se io chiudo il conto deve essere chiuso a fine mese non come ha fatto con lei!

    per me il conto chiude oggi a tutti gli effetti si pigliano i soldi dovuti a oggi se ci impiegano di piu’ cavoli loro!

    non ho intenzione di perderci perchè non sono una vera banca!

    cmq bancoposta NON accede ai rid interbancari e le domiciliazioni ci devi pensare personalmente! e un fregartura bella er buonapanco posta utile a infinocchiare le persone e poi quella spesa annua di 30 euro! e i 10 euro di postamat che per avere il conto sei costretto ad avere ma dico!

    io mi rivolgo alla federconsumatori e ad altrocnsumo perchè queste cose non stanno ne incielo ne in terra!

    questa è follia! e poi un 0.25% di tassi di interesse???????

    coridiali saluti

    la prego se sentisse altre lamentele in merito la prego di farmi contattare.
    che non penso di essere l’unica a lamentarmi e vorrei che le ingiustizie finissero una da sola puo’ far poco ma in tanti ci ascoltano!

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